IC Papa Giovanni XXIII

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Imparo e mi diverto

Uno spettacolo speciale per le terze Marconi!

Le classi terze della scuola media Marconi giovedì 26 ottobre hanno vissuto
un’esperienza unica perché hanno assistito ad uno spettacolo teatrale intitolato
“Amunì” nel carcere di Saluzzo.
Appena entrati, passati i controlli, si sono trovati in una stanza apposita dove gli attori
stavano giocando a calcio ed erano già in scena.
Gli alunni raccontano che, una volta entrati in quella stanza, hanno avuto la
sensazione di non trovarsi più all’interno di un carcere ma in un ambiente dove i
detenuti rivestivano il ruolo di attori ed erano pronti ad accoglierli e a emozionarli
con il loro spettacolo teatrale.
Tale spettacolo nasce dalla riflessione che i detenuti hanno fatto sul tema della
paternità, dell’essere contemporaneamente figli e padri, padri assenti con la grande
nostalgia dei loro figli che stanno crescendo lontano e dall’essere stati a loro volta
figli. Magistralmente guidati dalla loro insegnante Grazia Isoardi, i detenuti hanno
maturato l’idea di questo spettacolo dopo aver letto alcuni passi dell’Odissea dove
Telemaco attendeva il ritorno di Ulisse.
Uno spettacolo vivace, ben organizzato dove la recitazione, la scenografia, la musica
e le luci si combinavano in modo perfetto ed equilibrato.
Sorprendente vedere l’emozione sul volto degli attori e le voci piene di vita di
ognuno di loro che si immedesimava perfettamente con il personaggio interpretato.
Un’esperienza insolita ed emozionante allo stesso tempo che ha sollecitato l’interesse
e la curiosità dei giovani spettatori.
Durante il dibattito finale, gli attori hanno risposto ad alcune domande degli alunni,
toccando tematiche delicate in modo professionale e ribadendo al giovane pubblico
l’importanza della scuola e dello studio.
In un luogo dove il tempo scorre lentamente, nella rappresentazione teatrale lo
spazio-tempo si è normalizzato, facendo dimenticare per un attimo il luogo in cui ci si
trovava.
Un grazie particolare agli insegnanti, Marco Panuzzo e Annalisa Catalano, per aver
offerto ai ragazzi delle classi terze l’opportunità di vivere quest’esperienza.