IC Papa Giovanni XXIII

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Imparo e mi diverto

Una Torino insolita…

Le classi terze della scuola secondaria di Marene lo scorso martedì 5
dicembre hanno assaporato il piacere di una loro prima visita di istruzione
con meta Torino.
Giunti di buon mattino col treno, la prima tappa è stata il Campus Onu,
istituito nel 1964 come strumento privilegiato della cooperazione tecnica
internazionale dall’OIL, in collaborazione con il Governo italiano.
Dislocato su dieci ettari di terreno, esso costituisce un punto di incontro
ove convergono partecipanti da ogni parte del mondo per discutere dei
problemi dello sviluppo.
Alunni attenti e motivati hanno potuto apprezzare illustri relatori che
hanno trattato di pace, di questioni umanitarie, di diritti umani e sviluppo
economico e sociale, testando anche le loro conoscenze della lingua
inglese, non solo sui banchi di scuola, ma anche in un contesto davvero
degno di nota, poiché il Campus Onu di Torino è sede infatti di 5 realtà
internazionali: UNICRI ,UNSSC, ITCILO, CLUB PER L’UNESCO DI TORINO,
SIOI. L’incontro ha così permesso ai trenta studenti partecipanti di
incontrare i funzionari delle Agenzie internazionali, di discutere e di
approfondire animatamente tematiche di educazione civica e dell’Agenda
2030, già ampiamente trattate a scuola durante le lezioni trasversali di
tecnologia, scienze, geografia.
La visita è poi proseguita, nel pomeriggio, nel centro città, al Museo del
Risorgimento, fondato nel 1878, all’interno dello storico Palazzo
Carignano, per celebrare la morte del primo re di Italia unita, Vittorio
Emanuele II. Grazie a guide attente e preparate, gli alunni marenesi divisi
in squadre si sono immedesimati in giovani carbonari alle prese con i
risorgimentali reperti esposti nel museo, con particolare attenzione ai
cimeli rappresentati da armi, vessilli, uniformi, documenti a stampa,
manoscritti ed opere figurative. Il posto d’onore è certamente
rappresentato dalla Camera dei deputati del Parlamento subalpino, unico
esempio al mondo delle aule parlamentari istituite dopo le rivoluzioni del
1848.

Sicuramente questa è stata una gita arricchente sia per i contenuti
disciplinari direttamente appresi sia come momento di svago, di
divertimento, talvolta lontano dall’occhio vigile dei docenti, in una Torino
pre-natalizia, capace di suscitare le emozioni e la curiosità dei giovani
visitatori.