Un ritorno “forzato “ alla Dad è stato quello alla scuola media di Marene.
A partire dal 5 Novembre scorso, in base alle nuove disposizioni legate all’emergenza a sanitaria in atto, le classi seconde e terze dell’Istituto si sono riavvicinate alla didattica a distanza, mentre le prime continuano in presenza, così come gli alunni della Primaria e dell’Infanzia.
Le lezioni sono scandite secondo due differenti modalità: in sincrono sono preventivate attività didattiche-curricolari con i docenti , collegati grazie a videoconferenze, mentre nelle ore asincrone gli alunni sono sollecitati ad approfondimenti nelle varie discipline, alla visione di video e alla realizzazione di disegni ed elaborati, così da ridurre i tempi di presenza attiva di fronte ai monitor.
Un’attenzione particolare è quella indirizzata agli alunni con disabilità che necessitano di lezioni in presenza e che sono accolti a scuola con almeno 15 ore di lezione, insieme ad altri loro compagni, in difficoltà con le metodologie tecnologiche e proseguono il loro percorso di apprendimento, sotto la tutela degli insegnanti di sostegno.
Per meglio assecondare le necessità di tutti gli studenti interessati, anche il Comune ha messo a disposizione i supporti informatici necessari per garantire a tutti gli studenti la possibilità di partecipare attivamente e con scrupolo alle lezioni in meet .
Dopo un iniziale smarrimento dovuto anche alle numerose difficoltà di connessione delle rete a Marene, tutti quanti ormai hanno accolto queste modalità didattiche che permettono loro, oltre a non trascurare il programma scolastico, pur mancando la diretta socializzazione , di “mantenere vive” quelle relazioni ed interazioni umane che ci si augura possano riprendere in classe , quanto prima possibile, sotto l’occhio attento e scrupoloso dei propri docenti.
In bocca al lupo ai giovani pre-adolescenti che, con serietà ed impegno, devono affrontare questo delicato momento della loro vita scolastica, certi di poter beneficiare in futuro di meritati successi, dopo i sacrifici affrontati, chiusi nella solitudine delle loro camerette.