Le videoconferenze in modalità “mystery skype” prevedono che due classi di Paesi diversi, che studiano una stessa lingua straniera, si mettano in contatto senza sapere la loro rispettiva provenienza (gli unici a saperlo sono i rispettivi docenti, che hanno precedentemente organizzato l’attività tramite piattaforme come eTwinning). Gli alunni si pongono domande e indovinelli (facendo attenzione a non rivelare i loro nomi o altri indizi troppo evidenti) e fanno ricerche, fino a capire la provenienza dei loro partner. Un modo stimolante di usare la lingua in un contesto reale e in un’ottica interdisciplinare.
E’ quanto c’è in programma di fare con alcune classi della scuola secondaria di primo grado tramite google meet durante le ore di francese: al momento ha iniziato la 2G di Marene, che ha avuto modo di conoscere una classe di Varsavia: dopo un primo incontro virtuale in cui si sono forniti gli indizi, durante la seconda videoconferenza gli alunni hanno indovinato la provenienza dei partner e c’è stato così spazio per le presentazioni, le curiosità e altri approfondimenti, senza dimenticare di dedicare qualche messaggio di pace a coetanei meno fortunati, vittime del grave conflitto in corso. Si sono poi potute integrare le attività con l’uso della bacheca virtuale padlet.