IC Papa Giovanni XXIII

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Imparo e mi diverto

A tu per tu con Daniele Nicastro

Un incontro degno di nota è stato riservato alle classi seconde della scuola media marenese che, unitamente ad altri coetanei di Cavallermaggiore e Caramagna, hanno preso parte all’incontro con l’autore Daniele Nicastro presso il Teatro San Giorgio della città cavallermaggiorese.

Nel corso di due ore il simpatico scrittore ha raccontato ai ragazzi presenti la passione coltivata negli anni della scrittura, nata sui banchi proprio delle scuole medie e poi destinata a divenire una professione a tutti gli effetti ormai a  trent’anni.

Cinquanta sono i libri scritti da Daniele come“Ghost-writer”, scrittore invisibile e da diversi anni collaboratore  con le maggiori case editrici italiane . Il  testo di maggior successo è stato Grandevincitore del Premio Letterario Legenda Junior” , vincitore al bancarellino tra cinque finalisti a Pontremoli in Toscana, una storia che racconta la mafia con gli occhi di un ragazzino.

Nel corso dell’incontro di lunedì 5 febbraio Nicastro ha presentato e condiviso uno dei suoi ultimi testi scritti ”Il ponte dei cani suicidi”, un racconto mistery-horror che si rifà ad un ponte in Scozia”Don Burton” ,da cui negli ultimi anni molti cani, specialmente quelli a muso lungo, si sono suicidati gettandosi a grande velocità.

Protagonista assoluto è Martino, un ragazzo sordo di  tredici anni, con una madre iperprotettiva, un padre complicato ed un affettuoso meticcio con barba e ciglia folte. Con Rumo si sente protetto, specialmente da quando avverte una strana presenza che lo segue. Non si ricorda esattamente quando è iniziato, forse addirittura l’ultimo anno delle elementari o forse prima ancora. In ogni caso ormai la sente ovunque vada, anche se è mezzo sordo. Contemporaneamente in paese i cani iniziano a suicidarsi dallo storico ponte romano che tutti chiamano Ponte del Diavolo. Non c’è modo di prevedere quando e a chi accadrà. Non ci sono connessioni, razze più colpite di altre, tantomeno spiegazioni. Martino e l’amica Serena sono gli unici a indagare. Sfidano l’indifferenza e il pregiudizio degli adulti, e inorridiscono quando il colpevole appare davanti ai loro occhi: una creatura infernale che somiglia a un mastino nero. Lo Sfregiato. Martino è sovrastato dai timori. Non sa come affrontare una simile bestia per salvare Rumo e se stesso dalle grinfie dell’oscurità, ma anche per trovare il proprio posto nel mondo e liberarsi finalmente di ogni “mostruoso” timore.

A detta di Daniele “Ci fa paura solo quello che noi non vediamo. L’ignoto, il buio a livello psicologico ci sconvolge”…Ecco perché scrivere è così terapeutico. Il ruolo dello scrittore come quello del tennista permette di superare se stessi, di vincere l’aspetto psicologico. Molti preadolescenti frequentano con scarso interesse le biblioteche e le librerie. Parecchi non amano scrivere, ma l’esercizio quotidiano, “il voler mettersi in gioco”, la determinazione ed un pizzico di fantasia  sono le costanti che potrebbero permettere a tanti giovani studenti di emergere come scrittori come lo è stato per Nicastro, entusiasta di scrivere storie a più livelli,destinate ai più disparati lettori.

 

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